Un argomento estremamente attuale, ma non solo per chi pratica questo sport!
Gli ultimi studi hanno evidenziato come questo disturbo colpisca il 3% della popolazione mondiale. Viene identificata come gomito del tennista ma in realtà solo l’8% degli affetti ha mai giocato a Tennis.
Cosa significa in realtà?
Significa tendinite o epicondilite.
Su questo aspetto però è necessario fare un appunto: quando usiamo un suffisso –ite stiamo identificando un’infiammazione, tuttavia studi istologici hanno dimostrato l’assenza di cellule infiammatorie nel processo degenerativo dei tendini, quindi in realtà non c’è infiammazione. Pertanto è un termine improprio parlare di tendinite, sarebbe meglio dire che il gomito del tennista è una tendinopatia che colpisce il comparto laterale del gomito.
Chi ne soffre?
Come abbiamo già detto non è una condizione esclusiva dei tennisti, tutt’altro, né soffrono soprattutto i lavoratori che hanno attività o occupazioni che comportano un uso intensivo di braccia e mani, posizioni di stiramento o l’utilizzo di strumenti pesanti con le mani, in sostanza tutto ciò che può provocare un sovraccarico funzionale, il cosiddetto overuse.
I sintomi
Solitamente i sintomi avvertiti dal paziente sono dolore alla zona laterale del gomito che si irradia al polso, una presa dolente o debole della mano e dolore durante l’estensione del polso.
Se vi riconoscete in queste descrizioni o avete sofferto in passato di queste problematiche dovete sapere che molte volte causano recidive…
Il consiglio dell’esperto
Il mio consiglio è di limitare il più possibile quelli che possono diventare dei fattori contribuenti all’insorgere dei sintomi quindi: effettuare cambiamenti alla propria routine lavorativa, limitare i carichi o il mantenimento di posizioni scomode per molto tempo, almeno finché i dolori non diminuiscano.
Fare esercizi per le spalle per la postura e per il tratto cervicale può aiutare molto, infatti anche un mancato controllo motorio di questi distretti può produrre una tendinopatia al gomito.
Attenzione alla colonna cervicale
Importante poi tener presente che la colonna cervicale e il coinvolgimento del tessuto nervoso di per se possono dare sintomi identici, quindi nelle recidive o in quelle situazioni in cui i sintomi sono migliorati ma non spariti del tutto bisogna tener presente che forse non è il gomito l’unico colpevole.
Per questo motivo nelle situazioni che richiedono fisioterapia il gomito del tennista non viene mai trattato come un disturbo di un singolo distretto, ma è essenziale un approccio multimodale che coinvolga la colonna cervicale le strutture nervose la spalla e anche il tratto dorsale.
In conclusione..
Escludendo lesioni come ad esempio fratture o lesioni osteocondrali che possono essere evidenziate solo tramite visite specialistiche, la prognosi rimane positiva e verosimilmente, attuando queste raccomandazioni, i sintomi possono ridursi fino a scomparire.
Iacopo Banchelli – Dott. in Fisioterapia
340 9619137